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Ricordi com’è laboriosa la risoluzione manuale di un telaio piano? Se ti sei cimentato nel calcolo a mano di schemi strutturali piani durante i tuoi studi universitari, sicuramente lo saprai. Il sistema di equazioni cambia per ogni schema strutturale a seconda della connessione delle aste e dei vincoli esterni applicati. Non esiste una formula generica di risoluzione e per ogni schema bisogna riscrivere tutte le equazioni risolventi applicando il metodo più adatto a seconda dei casi (Metodo delle Forze, Metodo degli Spostamenti, Principio dei Lavori Virtuali etc.). Come fanno i nostri software di calcolo ad essere in grado di risolvere qualsiasi configurazione strutturale? L’algoritmo generico di risoluzione prende il nome di calcolo automatico delle strutture. Se spesso ti sei chiesto cosa fa di preciso un software di calcolo quando clicchi sul pulsante Risolvi, nel nuovo video di oggi troverai la tua risposta. Buona visione.  

Guarda il video sul calcolo automatico (clicca su PLAY)

 

L’algoritmo mostrato nel video risolve i sistemi strutturali piani. Per le strutture tridimensionali il procedimento rimane esattamente lo stesso, cambia solo il numero di gradi di libertà per ciascun nodo, passando da 3 a 6 (3 spostamenti e 3 rotazioni). La dimensione della matrice di rigidezza aumenterà, e sarà data dal prodotto dei sei gradi di libertà per il numero di nodi della struttura. 

Scarica la risorsa: Ca.Tel.2D l’applicazione per il calcolo dei telai piani.

Il procedimento di risoluzione che hai appena visto nel video di oggi, lo trovi implementato in Ca.Tel.2D, l’applicazione del blog per la risoluzione di schemi strutturali piani. Puoi scaricare gratuitamente l’applicazione, compilando i campi qui sotto:

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    Al prossimo articolo.

    Marco.

    Calcolo automatico delle strutture: cosa fa il tuo software di calcolo

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