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In quest’articolo vedremo quali sono i controlli di accettazione da eseguire sul calcestruzzo, le tipologie di controllo (tipo A e tipo B) previste dalle NTC2018 e quanti provini di calcestruzzo è necessario confezionare per ogni tipologia di controllo. Vedremo inoltre quali sono gli oneri e le responsabilità del Direttore dei Lavori nel processo di esecuzione dei controlli di accettazione.

controllo di accettazione del calcestruzzo

Nel corso dell’articolo potrai scaricare gratuitamente il Focus Normativo PDF contenente tutte le prescrizioni normative relative ai controlli di accettazione sul calcestruzzo. Buona lettura!

Controlli di accettazione del calcestruzzo

Per la realizzazione di nuove opere, i materiali strutturali, ad esempio il calcestruzzo e l’acciaio di armatura per le costruzioni in calcestruzzo armato, che arrivano in cantiere dovranno essere accettati dal Direttore dei Lavori mediante la predisposizione e l’esecuzione di prove di accettazione. Il Direttore dei Lavori dovrà controllare che i materiali corrispondano a quanto indicato nella documentazione di identificazione e qualificazione e ai requisiti richiesti dai documenti progettuali, con riferimento alla Relazione sui materiali.

Al termine dei lavori strutturali, il Direttore dei Lavori dovrà redigere nella Relazione a Strutture Ultimate (RSU) un’apposito paragrafo relativo ai controlli e alle prove di accettazione sui materiali, allegando i certificati di prova emessi dal laboratorio sperimentale incaricato. Le prove sui materiali dovranno essere eseguite da Laboratori sperimentali per l’edilizia autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Controlli di accettazione del calcestruzzo: prelievo e prova dei campioni

E’ compito del Direttore dei Lavori provvedere al confezionamento dei provini da sottoporre alle prove di accettazione. Il controllo di accettazione va eseguito sul calcestruzzo impiegato per la realizzazione dell’opera con prelievo effettuato contestualmente al getto dei relativi elementi strutturali.

Bisogna innanzitutto definire la differenza fra prelievo e provini. Un prelievo consiste nel prelevare dall’impasto, al momento del getto del calcestruzzo ed in presenza del Direttore dei Lavori o di persona di sua fiducia, il calcestruzzo necessario alla confezione di un gruppo di due provini. Un provino di calcestruzzo è, in sostanza, un cubo di lato 15 cm, confezionato mediante un’apposita cubiera, da sottoporre a prova di schiacciamento.

controllo di accettazione del calcestruzzo: prelievo e provini

La “Resistenza di prelievo” si definisce come la media della resistenza a compressione dei due provini del prelievo. Il prelievo non viene accettato se la differenza fra la resistenza massima e minima dei due provini supera il 20% della resistenza minima.

Il controllo di accettazione è eseguito dal Direttore dei Lavori per ogni miscela omogenea di calcestruzzo. Per miscela omogenea si intende il calcestruzzo che, nell’ambito della stessa ricetta di base, mantiene costanti i requisiti richiesti in termini di classe di resistenza e classe di esposizione. I controlli di accettazione sul calcestruzzo si suddividono nelle seguenti due tipologie, a seconda della quantità di miscela omogenea di calcestruzzo impiegata per la realizzazione dell’opera:

  • controlli di tipo A: viene eseguito su un quantitativo di miscela omogenea di calcestruzzo non maggiore di 300 m3;
  • controlli di tipo B: si utilizza per opere che richiedano un quantitativo di miscela omogenea di calcestruzzo maggiore di 1500 m3. Il controllo di tipo B si classifica come un controllo di tipo statistico.

Pertanto, per opere che richiedono un quantitativo totale di calcestruzzo minore o uguale a 1500 m3, dovranno essere eseguiti dei controlli di tipo A, assicurandosi che ciascun controllo venga eseguito su un volume massimo di 300 m3. Per opere che richiedono invece un quantitativo di calcestruzzo maggiore di 1500 m3, sarà necessario un controllo di tipo B.

Per avere un’idea sulle dimensioni di un edificio in relazione ai limiti imposti dalla Normativa Tecnica (300 m3 e 1500 m3), ti riporto dei valori indicativi del volume di calcestruzzo necessario per realizzare le opere descritte di seguito:

  • edificio in calcestruzzo armato con volume di calcestruzzo pari a circa 300 m3
    • pianta rettangolare di 150 mq;
    • 7 livelli;
    • pilastri 30×60 ad interasse di 5 metri;
    • travi emergenti 30×50;
    • solai latero-cementizi di spessore pari a 24 cm, soletta di 4 cm, travetti ad interasse 50 cm e 10 cm di base;
    • platea di fondazione di altezza 50 cm e dimensioni in pianta 16 m x 10 m.
  • edificio in calcestruzzo armato con volume di calcestruzzo pari a circa 1600 m3
    • pianta rettangolare di 450 mq;
    • 15 livelli;
    • pilastri 40×70 ad interasse di 5 metri;
    • travi emergenti 30×50;
    • solai latero-cementizi di spessore pari a 24 cm, soletta di 4 cm, travetti ad interasse 50 cm e 10 cm di base;
    • platea di fondazione di altezza 50 cm e dimensioni in pianta 31 m x 16m.

Vediamo nel seguito dell’articolo come si eseguono i controlli di tipo A e di tipo B.

Controllo di accettazione di tipo A

Ogni controllo di tipo A è riferito ad un quantitativo di miscela omogenea di calcestruzzo non maggiore di 300 m3 ed è costituito da tre prelievi (quindi si avrà un totale di sei provini), ciascuno dei quali eseguito su un massimo di 100 m3 di getto di miscela omogenea. Risulta quindi un controllo di accettazione ogni 300 m3, al massimo, di getto. Per ogni giorno di getto va effettuato almeno un prelievo.

Per il controllo di accettazione di Tipo A il numero dei provini prelevati e provati non sarà mai inferiore a sei (ovvero tre prelievi), anche per getti di calcestruzzo di quantità inferiore a 100 m3 di miscela omogenea.

Nelle costruzioni con meno di 100 m3 di getto di miscela omogenea, fermo restando l’obbligo di almeno 3 prelievi e del rispetto delle limitazioni di cui sopra, è consentito derogare dall’obbligo di prelievo giornaliero. Ciò vuol dire che se un getto di 100 m3 avviene in 5 giorni e in ciascun giorno vengono gettati 20 m3 di calcestruzzo, sarà comunque sufficiente eseguire solo 3 prelievi, in 3 giorni differenti, in luogo di 5 prelievi.

Definita Rc come la media dei due valori di resistenza ottenuti da due provini di uno stesso prelievo, il controllo di tipo A ha esito positivo se, per un numero di prelievi pari a 3, sono rispettate le seguenti condizioni:

  • 1) Rc,min ≥ Rck – 3,5
  • 2) Rcm28 ≥ Rck + 3,5

dove:

  • Rc,min è il valore di resistenza di prelievo (Rc) minore fra i tre prelievi;
  • Rcm28 è il valore medio fra i tre valori di resistenza di prelievo; il termine 28 indica che i valori considerati sono quelli ottenuti da prove sui provini eseguite a 28 giorni di stagionatura;
  • Rck è il valore caratteristico di resistenza di progetto.

Esempio numerico su controllo di accettazione di tipo A: costruzione con 180 m3 di calcestruzzo

Nel caso di costruzione che richieda 180 m3 di miscela omogenea di calcestruzzo, nell’ipotesi di getto in un unico giorno, si eseguiranno 3 prelievi, come richiesto dalla Normativa Tecnica. Nell’ipotesi in cui il getto dei 180 m3 di calcestruzzo avvenga in 2 giorni differenti e, nello specifico, nel giorno 1 vengano gettati 160 m3 e nel giorno 2 vengano gettati 20 m3, si eseguiranno 2 prelievi nel giorno 1 (un prelievo su 100 m3 + 1 prelievo su 60 m3, in quanto ciascun prelievo può essere effettuato su un massimo di 100 m3) e 1 prelievo nel giorno 2 sui restanti 20 m3.

Esempio numerico su controllo di accettazione di tipo A: costruzione con 450 m3 di calcestruzzo

Nel caso di costruzione di 450 m3 di miscela omogenea di calcestruzzo, nell’ipotesi di getto in un unico giorno, saranno necessari 2 controlli di tipo A (per un totale di 6 prelievi e 12 provini di calcestruzzo), in quanto ciascun controllo di tipo A può riguardare un massimo di 300 m3. Se il getto avviene in due giorni differenti, i prelievi saranno così organizzati:

  • giorno 1: getto di 350 m3 -> 3 prelievi su 300 m3 e un prelievo sui restanti 50 m3
  • giorno 2: 100 m3 -> 2 prelievi per garantire il numero totale di 6 prelievi.

Controllo di accettazione di tipo B

Nella realizzazione di opere strutturali che richiedano l’impiego di più di 1500 m3 di miscela omogenea di calcestruzzo è obbligatorio il controllo di accettazione di tipo statistico, ovvero il controllo di tipo B.

Il controllo è riferito ad una miscela omogenea di calcestruzzo e va eseguito con frequenza non minore di un controllo ogni 1500 m3 di calcestruzzo. Ogni controllo di accettazione di tipo B è costituito da almeno 15 prelievi (per un totale di almeno 30 provini), ciascuno dei quali eseguito su un massimo di 100 m3 di miscela omogenea. Per ogni giorno di getto va comunque effettuato almeno un prelievo.

Se si eseguono controlli statistici accurati, l’interpretazione dei risultati sperimentali può essere svolta con i metodi completi dell’analisi statistica assumendo la legge di distribuzione più corretta e il suo valor medio, unitamente al coefficiente di variazione (rapporto tra deviazione standard e valore medio). Non sono accettabili calcestruzzi con coefficiente di variazione superiore a 0,30. Per calcestruzzi con coefficiente di variazione (s/Rm) superiore a 0,15 occorrono controlli più accurati, integrati con prove
complementari.

La resistenza caratteristica Rck di progetto dovrà essere minore del valore sperimentale corrispondente al frattile inferiore 5% delle resistenze di prelievo e la resistenza minima di prelievo Rc,min dovrà essere maggiore del valore corrispondente al frattile inferiore 1%.

controllo di accettazione del calcestruzzo: tipo B, frattile 5% e 1%

Il Controllo di Tipo B è ritenuto accettabile se, per un numero di prelievi non minore di 15, sono verificate entrambe le disuguaglianze:

  • Rc,min Rck – 3,5
  • Rcm28 Rck + 1,48 s

con s = scarto quadratico medio.

Qualora la quantità di miscela omogenea da impiegare nell’opera sia maggiore di 1500 m3, ai fini del controllo si consiglia la seguente procedura:

  1. in prima fase, si esegue il controllo sul primo gruppo di 15 prelievi (30 provini);
  2. successivamente, si esegue il controllo sul secondo gruppo di 15 prelievi;
  3. contestualmente si esegue anche il controllo su tutti i prelievi disponibili (in questo caso 30);
  4. si prosegue con la medesima procedura per i successivi gruppi di 15 prelievi, ovvero prima sull’ultimo gruppo di 15, poi sulla somma di tutti i precedenti;
  5. qualora l’ultimo gruppo disponibile sia inferiore a 15 prelievi, questi si aggiungono al precedente gruppo.

Controlli di accettazione: oneri e responsabilità del Direttore dei Lavori

Il Direttore dei Lavori deve assicurare la propria presenza alle operazioni di prelievo dei provini di calcestruzzo nella fase di getto, provvedendo sotto la propria responsabilità alle seguenti attività:

  • redigere apposito verbale di prelievo;
  • fornire indicazioni circa le corrette modalità di prelievo;
  • fornire indicazioni circa le corrette modalità di conservazione dei provini in cantiere, fino alla consegna al laboratorio incaricato delle prove;
  • identificare i provini mediante sigle, etichettature indelebili, etc.;
  • sottoscrivere la domanda di prove al laboratorio, avendo cura di fornire, nella domanda, precise indicazioni sulla posizione delle strutture interessate da ciascun prelievo, la data di prelievo, gli estremi dei relativi verbali di prelievo, nonché le sigle di identificazione di ciascun provino;
  • consegnare i provini presso il laboratorio;
  • acquisire i relativi certificati di prova, che devono pertanto essere sempre consegnati allo stesso Direttore dei Lavori (che ne rende noti i risultati al committente, al collaudatore ed a quanti ne abbiano titolo) indipendentemente dal soggetto che effettua il pagamento della prestazione del laboratorio.

Controlli di accettazione: cosa succede se non risultano soddisfatti

L’opera o la parte di opera realizzata con il calcestruzzo non conforme ai controlli di accettazione non può essere accettata finché la non conformità non è stata definitivamente risolta. Il costruttore dovrà procedere ad una verifica delle caratteristiche del calcestruzzo messo in opera mediante l’impiego di altri mezzi d’indagine. Qualora i suddetti controlli confermino la non conformità del calcestruzzo, si deve procedere, sentito il progettista, ad un controllo teorico e/o sperimentale della sicurezza della struttura interessata dal quantitativo di calcestruzzo non conforme, sulla base della resistenza ridotta del calcestruzzo.

Qualora non fosse possibile effettuare la suddetta verifica delle caratteristiche del calcestruzzo, oppure i risultati del controllo teorico e/o sperimentale non risultassero soddisfacenti, si può conservare l’opera o parte di essa per un uso compatibile con le diminuite caratteristiche prestazionali accertate, eseguire lavori di consolidamento oppure demolire l’opera o parte di essa.


Scarica il Focus Normativo PDF sui controlli di accettazione del calcestruzzo

focus normativo pdf

Tutte le prescrizioni della Normativa Tecnica NTC2018 e della Circolare 2019 riguardanti i controlli di accettazione dei materiali strutturali (calcestruzzo, acciaio d’armatura e acciaio strutturale) raccolte in unico documento PDF scaricabile gratuitamente. Compila i campi qui sotto, riceverai all’istante un’email contenente il link per eseguire il download.

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    Conclusioni

    Le NTC2018 forniscono delle indicazioni precise sulle modalità di esecuzione dei controlli di accettazione sul calcestruzzo. In base al quantitativo di miscela omogenea di calcestruzzo necessario per la realizzazione dell’opera, il Direttore dei Lavori dovrà individuare il tipo di controllo (A o B) da eseguire e dovrà decidere il numero di prelievi da effettuare per ogni giornata di getto.

    Pertanto è di fondamentale importanza pianificare nel modo corretto il numero di prelievi da eseguire, in quanto i certificati di prova emessi dal Laboratorio di prove sui materiali incaricato, dovranno essere allegati alla Relazione a Strutture Ultimate (RSU), necessaria per la chiusura dei lavori. Qualora il numero di prove eseguito non risulti idoneo, gli uffici competenti del Genio Civile potranno inviare richiesta di integrazione.

    Spero che i contenuti di quest’articolo possano esserti d’aiuto nel caso in cui ti venga affidato l’incarico di Direttore dei Lavori per la realizzazione di opere strutturali. Se hai trovato utile l’articolo puoi suggerirlo ai tuoi amici su Facebook e ai tuoi colleghi su Linkedin cliccando sui tasti di condivisione social in fondo alla pagina.

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    Marco


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    Controllo di accettazione del calcestruzzo: come eseguire il controllo di tipo A e B [NTC2018]

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    2 thoughts on “Controllo di accettazione del calcestruzzo: come eseguire il controllo di tipo A e B [NTC2018]

    • 1 Aprile 2024 alle 7:39 am
      Permalink

      Dalla lettura dell’articolo, di cui ripoto il seguente stralcio, ……
      Pertanto, per opere che richiedono un quantitativo totale di calcestruzzo minore o uguale a 1500 m3, dovranno essere eseguiti dei controlli di tipo A, assicurandosi che ciascun controllo venga eseguito su un volume massimo di 300 m3. ……
      evinco che per quantitavi di calcestruzzo minori o uguali a 1500 mc si debba effettuare necessariamente controlli di tipo A.
      Ancora, dalla lettura dalla norma di riferimento, che nel seguito è riportata, credo non si escluda la possibità di effettuare controllo di tipo B per quantitavi minori o uguali a 1500 mc a condizione che il numero di prelievi sia almeno di 15 prelievi.
      Nell’attesa di cortese riscontro.
      Cordiali saluti

      STRALCIO NTC 2018
      11.2.5.2 CONTROLLO DI TIPO B
      Nella realizzazione di opere strutturali che richiedano l’impiego di più di 1500 m3 di miscela omogenea è obbligatorio il controllo
      di accettazione di tipo statistico (tipo B).
      Il controllo è riferito ad una miscela omogenea e va eseguito con frequenza non minore di un controllo ogni 1500 m3 di calcestruzzo.
      Ogni controllo di accettazione di tipo B è costituito da almeno 15 prelievi, ciascuno dei quali eseguito su 100 m3 di getto di miscela omogenea. Per ogni giorno di getto va comunque effettuato almeno un prelievo.

      Rispondi
      • Marco De Pisapia
        2 Aprile 2024 alle 5:18 pm
        Permalink

        Il controllo di tipo B può essere eseguito anche per volumi inferiori a 1500 m3, essendo un controllo più conservativo rispetto al controllo di tipo A.
        Ovviamente, considera che tale tipo di controllo sarà più oneroso, in quanto richiede almeno 15 prelievi.

        Rispondi

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