fbpx

Nella realizzazione di un parcheggio interrato l’ordine cronologico delle fasi costruttive prevede lo scavo, la realizzazione delle fondazioni  e infine la realizzazione della struttura in elevazione, ovvero gli impalcati e gli elementi portanti verticali (pilastri o pareti in cemento armato).

In quest’articolo ti parlo di una tecnica costruttiva alternativa per la realizzazione di parcheggi interrati che prevede la costruzione degli impalcati dall’alto verso il basso, ovvero dal piano terra per poi procedere ai piani a quota inferiore, realizzando lo scavo solo dopo il completamento di ciascun impalcato. Com’è possibile realizzare un parcheggio interrato in questo modo? Scoprilo nel seguito dell’articolo.

parcheggio interrato

Ho approfondito questa tecnica di realizzazione dei parcheggi interrati durante l’elaborazione di un progetto strutturale che mi è stato affidato tramite Calculation WEB, il servizio di calcolo strutturale online dedicato in esclusiva ai professionisti del settore edile (ingegneri, architetti e geometri). In quest’articolo condivido con te le nove fasi realizzative di questa interessante tecnica costruttiva, applicate alla realizzazione di un parcheggio con quattro piani interrati. Buona lettura!

Fase 1: realizzazione della paratia perimetrale

La prima fase costruttiva per la realizzazione di un parcheggio interrato consiste nella realizzazione della paratia perimetrale. La paratia può essere realizzata mediante pali trivellati oppure mediante diaframmi prefabbricati messi in opera in uno scavo eseguito con benna mordente.

parcheggio interrato: fase 1

Fase 2: realizzazione dei pali e montanti provvisionali

Dopo il completamento della paratia perimetrale, la fase costruttiva successiva prevede:

  • lo sbancamento fino alla quota del primo piano interrato;
  • la realizzazione di pali trivellati di grande diametro a partire dalla quota dell’ultimo piano interrato;
  • la messa in opera di montanti provvisionali in acciaio fino alla quota del primo piano interrato, annegati nel getto di calcestruzzo dei pali;
  • la realizzazione della soletta di impalcato del primo piano interrato.

I montanti provvisionali hanno lo scopo di sostenere le solette dei piani interrati prima che vengano realizzati i pilastri e le pareti della struttura, nelle ultime fasi costruttive. I montanti in acciaio verranno rimossi alla fine della realizzazione del parcheggio interrato.

parcheggio interrato: fase 2

Fase 3:  prolungamento dei montanti e soletta del piano terra

In questa fase costruttiva i montanti provvisionali in acciaio vengono prolungati fino alla quota del piano campagna e poi viene realizzata la soletta del piano terra. In ogni fase costruttiva le solette di piano svolgono la funzione di contrasto della paratia, limitandone gli spostamenti orizzontali.

parcheggio interrato: fase 3

Fase 4: sbancamento fino al terzo piano interrato

In questa fase viene eseguito lo sbancamento fino alla quota del terzo piano interrato e viene realizzata la soletta di piano.

parcheggio interrato: fase 4

Fase 5: sbancamento fino al piano di fondazione

Lo sbancamento prosegue fino alla quota del piano di fondazione, coincidente con la quota della testa dei pali. Viene quindi gettata in opera la platea di fondazione. In questa fase inizia la realizzazione dei pilastri e delle pareti in cemento armato che rappresenteranno gli elementi primari verticali una volta rimossi i montanti provvisionali.

parcheggio interrato: fase 5

Fase 6: realizzazione pilastri, pareti e soletta del secondo piano interrato

Questa fase prevede la realizzazione dei pilastri e delle pareti fino alla quota del secondo piano interrato, cui segue la realizzazione della soletta di piano.

parcheggio interrato: fase 6

Fase 7: realizzazione pilastri e pareti del primo piano interrato

In questa fase vengono realizzati i pilastri e le pareti fino alla quota del primo piano interrato.

parcheggio interrato: fase 7

Fase 8: realizzazione pilastri e pareti fino al piano terra

In questa fase vengono realizzati i pilastri e le pareti fino alla quota del piano terra interrato.

fase 8

Fase 9: rimozione dei montanti in acciaio provvisionali

Una volta completata la realizzazione degli elementi primari verticali (pilastri e pareti), potranno essere rimossi i montanti in acciaio provvisionali che avevano il compito di sostenere le solette di piano durante le fasi costruttive.

fase 9

Guarda il video sulla realizzazione di un parcheggio interrato

Ho riassunto le fasi costruttive appena descritte in un breve video di 45 secondi. Clicca sul tasto play per guardarlo. Buona visione.

Conclusioni

La tecnica costruttiva descritta in quest’articolo consente di realizzare parcheggi interrati realizzando gli impalcati dall’alto verso il basso ed eseguendo lo scavo di sbancamento per step successivi, dopo la realizzazione di ciascun impalcato. Tale tecnica costruttiva consente di ridurre gli spostamenti laterali della paratia perimetrale, in quanto risulterà contrastata in corrispondenza delle quote di impalcato dei piani interrati.

Spero che quest’articolo ti sia stato utile. Conoscevi già questa tecnica di realizzazione dei parcheggi interrati? Puoi condividere la tua opinione in un commento alla fine dell’articolo.

Se l’articolo ti è piaciuto, puoi suggerirlo ad un tuo collega su Linkedin o ad un tuo amico su Facebook cliccando sui tasti di condivisione social in fondo alla pagina.

Al prossimo post.

Marco

Ti è piaciuto quest'articolo?

Per ricevere una mail alla pubblicazione di articoli simili, iscriviti alla newsletter compilando i campi richiesti.

Iscrivendoti accetti la privacy policy del sito.

Parcheggio interrato: come realizzare la struttura partendo dall’alto (in 9 fasi costruttive)

4 thoughts on “Parcheggio interrato: come realizzare la struttura partendo dall’alto (in 9 fasi costruttive)

  • 1 Marzo 2023 alle 7:06 pm
    Permalink

    Ciao Marco
    interessante questa tecnica costruttiva che non conoscevo, mi chiedo se possano esserci dei limiti di utilizzo in caso di parcheggio interrato su arenile, per via della vicinanza alla falda acquifera e alle caratteristiche del terreno.
    grazie
    Giorgia

    Rispondi
    • Marco De Pisapia
      6 Marzo 2023 alle 5:09 pm
      Permalink

      Ciao Giorgia, tale tecnica può essere applicata anche nel caso da te citato.
      Ciao
      Marco

      Rispondi
  • 13 Ottobre 2020 alle 10:56 pm
    Permalink

    Ciao Marco,

    Tale tecnica è interessante anche per le zone dove il perimetro del parcheggio è delimitato da parti interrate di edifici esistenti che impediscono l’utilizzo di tiranti per il contrasto delle paratie di micropali.
    Mi sembra ci siano altri aspetti da tenere in considerazione per la perfetta riuscita di questa tecnica:

    1) la realizzazione della soletta del 1° P. Interrato ha come cassero “a perdere” il fondo dello scavo, quindi è necessario garantire una perfetta planarità del terreno mediante rullatura per avere l’intradosso della soletta perfettamente orizzontale, come avete risolto questo problema?

    2) l’asportazione del terreno al di sotto del 1° P. Interrato deve essere fatta con escavatori/ruspe di ridotte dimensioni rispetto agli standard usuali per scavi a cielo aperto, questo comporta una dilatazione dei tempi necessari per lo sbancamento (immagino compensati dal risparmio nel non utilizzare tradizionali berlinesi di parete).

    3) in ogni impalcato devono essere previste “finestre” (zone non interessate dal getto) per poter portare all’esterno il terreno di scavo sottostante e poter gettare il calcestruzzo dei solai sottostanti (compresa la platea di fondazione), tali aperture provvisorie dovranno essere chiuse con getti di completamento a partire dall’ultimo piano interrato una volta terminati gli scavi e il getto delle solette.

    4) Le armature delle solette (supposte dimensionate a piastra) devono prevedere zone di armatura al punzonamento in corrispondenza dei capitelli delle colonne metalliche provvisorie.

    Come hai risolto queste problematiche nel tuo progetto?

    Grazie,

    Franco

    Rispondi
    • 14 Ottobre 2020 alle 4:10 pm
      Permalink

      Ciao Franco,
      rispondo di seguito alle tue domande:

      1) per garantire la planarità dell’intradosso può essere usata una cassaforma tradizionale;
      2) corretto;
      3) viene sfruttata l’apertura degli impalcati destinata al vano della rampa di accesso ai piani interrati;
      4) corretto

      ciao

      Marco

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *