La sopraelevazione di un edificio esistente è un’esigenza molto frequente per i proprietari del lastrico solare al fine di realizzare nuove volumetrie abitabili. In quest’articolo vedremo quali analisi strutturali si rendono necessarie per valutare la fattibilità di tale intervento, quali interventi si configurano come sopraelevazione, quando è necessaria la verifica sismica dell’intero fabbricato e quando è richiesto un intervento di adeguamento della struttura.
Se sei un tecnico del settore costruzioni (ingegnere, architetto o geometra) e un tuo cliente ha l’esigenza di realizzare la sopraelevazione di un edificio esistente, in questo post troverai tutte le informazioni utili per valutare la fattibilità, dal punto di vista della sicurezza strutturale, di tale intervento.
Alla fine dell’articolo potrai scaricare gratuitamente il Focus Normativo in formato PDF contenente tutte le prescrizioni delle NTC2018 e Circolare 2019 sull’intervento di sopraelevazione di un edificio. Buona lettura!
Modifiche in copertura: quando un intervento si configura come sopraelevazione
Per sopraelevazione si intende la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica sull’ultimo impalcato dell’edificio esistente, realizzato con struttura portante in calcestruzzo armato, acciaio o legno e più raramente in muratura portante.
E’ definita sopraelevazione qualsiasi intervento che comporti un aumento dell’altezza dell’unità strutturale esistente cui è strutturalmente connessa, a meno che l’aumento di altezza non sia determinato dalla realizzazione di cordoli sommitali o da variazioni della copertura che non determinano l’incremento di superficie abitabile.
Pertanto non si configura come sopraelevazione l’incremento di altezza dovuto alla realizzazione di cordoli sommitali oppure la realizzazione di modifiche alla copertura al fine di rendere abitabile l’ultimo livello della costruzione, purché l’incremento dei carichi in fondazione non superi il 10%.
Vediamo di seguito alcuni esempi pratici riguardanti la realizzazione di nuovi volumi in copertura oppure modifiche alle strutture di copertura.
Realizzazione di cordolo sommitale: quando si configura come sopraelevazione
La sostituzione di una copertura realizzata con struttura portante in legno o acciaio, piana o a falde inclinate, con una copertura con la stessa configurazione e con struttura portante in calcestruzzo armato, con la stessa altezza o con un incremento di altezza dovuto alla realizzazione di cordoli sommitali, non si configura come sopraelevazione. L’incremento di carichi in fondazione, dovuto alla realizzazione della nuova copertura, deve essere inferiore al 10%.
Se invece la modifica alla copertura, oltre all’incremento di altezza del cordolo sommitale, presenta anche un incremento di altezza aggiuntivo, allora l’intervento si configura come sopraelevazione.
Realizzazione di un tetto a falde o di un corpo aggiuntivo
La realizzazione di un tetto a falde al di sopra della copertura piana esistente si configura come sopraelevazione, anche se realizzata con struttura leggera in acciaio o legno. Stesso discorso vale per la realizzazione di un qualunque manufatto che abbia rilevanza strutturale, anche se realizzato con struttura leggera in acciaio o legno.
Sopraelevazione di un edificio mediante una struttura giuntata
Esiste una soluzione tecnica che consente di realizzare nuovi piani e nuove volumetrie abitabili al di sopra di una costruzione esistente senza configurarsi come sopraelevazione dell’edificio e pertanto senza rendere necessario l’adeguamento dell’edificio esistente.
Tale tecnica consiste nella realizzazione di una nuova struttura totalmente indipendente, ovvero giuntata alla struttura esistente, in grado di resistere alle sollecitazioni statiche e sismiche e dotata di una propria fondazione, diversa dalla fondazione esistente.
In tal caso l’intervento non si configura come sopraelevazione e non sarà necessario eseguire l’analisi sismica dell’edificio esistente nello stato ante-operam e post-operam, ma sarà sufficiente che tutte le verifiche statiche e sismiche della struttura di nuova realizzazione risultino soddisfatte.
Sopraelevazione: le prescrizioni delle NTC2018 e Circolare 2019
Ai sensi delle NTC2018, in caso di sopraelevazione di un edificio esistente, è obbligatorio eseguire un intervento di adeguamento della costruzione. Pertanto sarà necessario eseguire l’analisi sismica globale della costruzione esistente nel suo stato di fatto al fine di calcolare il livello di sicurezza ante-operam nei confronti dell’azione sismica. L’analisi sismica globale dovrà essere ripetuta nello stato post-operam, ovvero in presenza della sopraelevazione, modellando nel software di calcolo la struttura esistente e la struttura portante della sopraelevazione.
Se la verifica sismica globale nello stato ante-operam non risulterà soddisfatta, ovviamente non lo sarà nemmeno nello stato post-operam in presenza della sopraelevazione, in quanto la presenza di una massa aggiuntiva sull’ultimo impalcato solitamente determina un incremento delle sollecitazioni negli elementi strutturali.
In tal caso bisognerà progettare degli interventi di rinforzo al fine di adeguare la struttura al livello di sicurezza richiesto dalla Normativa Tecnica vigente.
Potrebbe capitare invece che la struttura esistente risulti verificata nello stato ante-operam e, a seguito della sopralevazione, nello stato post-operam non raggiunga il livello di sicurezza richiesto. Anche in tal caso sarà necessario prevedere un intervento di adeguamento.
Se invece la struttura risulta verificata sia nello stato ante-operam che nello stato post-operam, allora non sarà necessario alcun intervento di adeguamento in quanto il livello di sicurezza minimo richiesto dalla Normativa Tecnica sarà assicurato.
Sopraelevazione: quale analisi eseguire per la verifica sismica globale del fabbricato
Il progetto strutturale per la sopraelevazione di un edificio esistente richiede un onere computazionale maggiore rispetto al caso di un edificio di nuova costruzione. L’analisi sismica globale infatti dovrà essere eseguita due volte, nello stato ante-operam e nello stato post-operam.
Ma quale tipologia di analisi eseguire? Te ne ho parlato ampiamente in quest’articolo del blog. Vediamo qui di seguito, in sintesi, le tipologie di analisi consigliate per valutare la vulnerabilità sismica di un edificio esistente in caso di sopraelevazione.
La Normativa Tecnica consente al progettista strutturale di scegliere fra analisi lineari e non lineari, dinamiche o statiche per l’esecuzione di analisi di vulnerabilità di costruzioni esistenti. Solitamente le analisi più utilizzate per valutare la vulnerabilità sismica sono
- l’analisi statica non lineare (analisi pushover);
- l’analisi lineare dinamica (analisi modale con spettro di risposta).
Analisi pushover: scopri nel dettaglio come funziona grazie ad EasyPush
L’analisi pushover, definita dalla Normativa Tecnica come analisi statica non lineare, è la tipologia di analisi più idonea per lo studio delle costruzioni esistenti in calcestruzzo armato o muratura. Per permetterti di comprendere a fondo i princìpi dell’analisi pushover, ho creato EasyPush, il video corso online sull’analisi pushover. Scopri tutti i dettagli del video corso cliccando sul bottone qui sotto.
Scarica il Focus Normativo PDF sulla sopraelevazione di edifici esistenti
Ho raccolto tutte le prescrizioni della Normativa Tecnica NTC2018 e della Circolare 2019 riguardanti l’intervento di adeguamento a seguito della sopraelevazione di un edificio in unico documento PDF scaricabile gratuitamente. Compila i campi qui sotto, riceverai all’istante un’email contenente il link per eseguire il download.
Conclusioni
Lo studio di fattibilità per la realizzazione di una sopraelevazione su un edificio esistente è un problema molto frequente con cui devono confrontarsi i tecnici del settore costruzioni. Per valutare la fattibilità dell’intervento sotto l’aspetto strutturale sarà necessario eseguire l’analisi di vulnerabilità dell’intero fabbricato e progettare, se necessario, degli interventi di rinforzo per adeguare la struttura ai livelli di sicurezza richiesti dalla Normativa Tecnica.
Spero che quest’articolo abbia fatto chiarezza sulle tipologie di analisi necessarie per valutare la fattibilità di una sopraelevazione. Se l’hai trovato utile puoi suggerirlo ai tuoi colleghi su Linkedin e ai tuoi amici su Facebook cliccando sui tasti di condivisione social in fondo alla pagina.
Al prossimo post.
Marco